Quotidiani e fumetto unione impossibile?

I fumetti, avventurosi o comici, a difefrenza di altri paesi sono stati da sempre poco o nulla considerati dai giornali quotdiani. A memoria gli unici due che li hanno trattati con continutà sono sati Il Giorno e Paese Sera. Il primo a rompere il tabù fu Il Giorno di Milano. Il primo numero de Il Giorno uscì il 21 aprile 1956. Il giornale era diretto a tutti quei milanesi che non amavano il Corriere della Sera e soprattutto disdegnavano quel suo crisma di “ufficialità”. Il giornale si distingue dal Corriere anche nella forma: esemplare è l’abolizione della tradizionale terza pagina culturale. La cultura è spostata nella seconda parte del quotidiano, prima degli spettacoli. Il redattore letterario è Giorgio Zampa. All’interno, è prevista una pagina intera di economia e finanza: è il primo quotidiano d’informazione a farlo. I servizi sportivi sono curati da Gianni Brera. Ma la novità più ardita per un foglio del mattino è una pagina dedicata a fumetti e giochi. A distanza di 60 anni le cose non sono migliorate, anzi. Sui quotidiani hanno pagine su tutto, gossip, caccia e pesca, oroscopi, moda, televisione, necrologi ma fumetti niente. Eppure la pagina potrebbe essere facilmente venduta pubblicitariamente e – non ultimo – possedere un parco personaggi in un mondo sempre più indirizzato verso il multimediale rappresenterebbe un gruzzolo da far fruttare.

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