Già. Perché invece – o a fianco – di insulsi fumetti tradotti non si ristampano, ad esempio, i molti personaggi pubblicati da Il Giornalino negli anno 70 ? Ce ne sono parecchi e di alta qualità, sia nei testi e nei disegni. Il Giornalino è stato il settimanale che più ha dato spazio ha idee nuove e originali realizzati da autori indigeni. Chissà se è indicativo ma il declino del magazine comincia con la pubblicazione sempre più massiccia di fumetti tradotti o realizzati su licenza.
Mary Perkins/on Stage è stata pubblicata per anni in Italia sulle pagine del quotidiano Il Giorno. Forse pochi ricordano che il nome della protagonista – e di conseguenza della strip – fu mutato in Mary Atkins. L’unica spiegazione si può cercare con la paralella presenza della strip Perkins di John Miles pubblicata sulla stessa pagina di comics.
… whoever has read the comics of Mary Atkins (1) published on “Il Giorno,” will note how the drawings are laid out through varied frame solutions with a highly technical assembly (the artist belongs to the great Alex Raymond school) with very unusual and daring angles and perspectives inspired by cinematographic language, contrasts (frame after frame) with views from a distance, from above, to settings in which the “lens” (ideally speaking) focuses on the characters through the gap of another character’s arms, drawn in a foreground close-up etc.
(1) The name of the protagonist – and consequently the strip, was changed to Mary Atkins. The only explanation can be found in the parallel presence of the strip Perkins by John Miles published on the same comics page
Non sono fumetti in senso stretto ma serie di testi illustrati. Le “bandes verticales” nascono nel 1950 su France-Soir. Avranno diverse serie, Le Crime ne paie pas et Les Amours Célèbres. In seguito l’agenzia Opera Mundi ne creerà altre quali, Les grandes erreurs judiciaires, Les destins hors série, Les Reines tragiques, Le mystère de la semaine. Molti altri giornali di provincia imiteranno la soluzione del racconto verticale. Saranno scritte e disegnate dagli stessi autori che realizzavano le strisce giornaliere.
L’ultima bandes verticales sembrerebbe essere La luxure du matin del 1983.
Qualcosa sul tipo Lucca Collezionando ma non destinata solo al Vintage. Dove si possano incontrare autori, editori, mercanti. Vedere mostre. Solo Fumetto. Niente derivati.
Voci di corridoio sussurrano che i soldi ci siano. La voglia di impegnarsi un po’ meno. Serve un direttore, una redazione, ecc.. Chi vivrà vedrà.
Statisticamente, basandoci sui film che conosciamo, si può dire che Pecos Bill negli anni ’50 era il fumetto più usato come oggetto di scena nei film italiani. Qui, in “un marito per Anna Zaccheo” intrepratato da Silvana Pampanini per la regia di Giuseppe De Santis il ragazzino, fratello della protagonista, per tutto il film legge una copia di Pecos Bill. Albo numero 360 del 26 novembre 1952, Albo d’oro, serie della Prateria, seconda serie, 29° episodio. Il prezzo? 50 lire.