Galep ritrattista

Galep ritrattista

Galep ritrattista e gentiluomo.

da una intervista a GianCarlo Malagutti pubblicata su texwillerblog:

Hai avuto la fortuna di conoscere i creatori di Tex, tant’è vero che Galep ha disegnato un tuo ritratto per illustrare una biografia tua. Puoi dirci in quale circostanza hai conosciuto Galep e Gian Luigi Bonelli e com’erano i “padri” di Tex?

Giancarlo Malagutti: Fortuna è proprio il termine esatto perché questi due Signori erano dei veri giganti del fumetto (e non solo), facevano qualcosa di importante ed erano di una semplicità disarmante. Galep lo conobbi a Milano in un famoso negozio di belle arti dalle parti di Brera (Accademia di Belle Arti) dove i fumettari andavano a comperare i pennelli Windor & Newton, carta Schoeller a quant’altro. Vidi questo signore che stava schizzando un Tex per uno dei commessi – Galep ogni volta che andava a Milano in redazione passava poi a rifornirsi di materiale in questo negozio e si concedeva per dediche e disegni. Quella volta non ebbi il coraggio di presentarmi, ero un ragazzetto che andava in quel negozio perché faceva professionista. Successivamente lo rividi in Bonelli (Araldo) e mi fu presentato da Raffaele Cormio. Galep gentiluomo quale era mi regalò consigli, parole di incoraggiamento e una striscia originale di una sequenza di Tex che aveva rifatto. Un giorno gli chiesi, timidamente, se avesse avuto voglia di farmi un ritrattino per corredare la mia bio su un mio fumetto che stava per essere pubblicato. Il suo disegno avrebbe nobilitato la pubblicazione. Non passarono molti giorni che ricevetti una busta e, con emozione, vi trovai il disegno.

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