Born today Alvaro (Almay) Maraini

Born today Alvaro (Almay) Maraini 

Alvaro Mairani Almay (Italy)  1913-1997

Alvaro Mairani began his career shortly after World War II, contributing to the periodicals Tiger and Avventure of the publisher Giovanni De Leo. Starting in 1949, he worked for Universo, where he took over ‘Il Principe Azzurro’ and launched ‘Il Cavaliere Ideale’ in L’Intrepido. He has illustrated nearly all the covers for the Albi dell’Intrepido collection from issue 253 onwards. For Salgari magazine, he made ‘Red Bill contro l’Atomica’. He used the pseudonym Almay for his work outside of Universo. He did cover illustrations for Poker, and eventually left the comics field to work exclusively as a painter.

Alvaro MAIRANI (Almay) 1913-1997

Nasce a Milano (Italia) il 15 maggio 1913. Si forma all’Accademia di Bergamo e, a Milano, all’Accademia dell’arte applicata del Castello. Assunto come disegnatore dalle Officine Cromografiche, poi al Touring Club Italiano per realizzare cartine topografiche, progettare marchi aziendali e collaborare alla rivista Le vie del mondo. Nel 1939-1940 disegna copertine per Il Mattino illustrato.

Dopo la guerra realizza “fotoromanzi” dipinti a mezzatinta per il settimanale Luna Park (ed. Rizzoli) e le copertine dell’effimero periodico Poker di Gian Luigi Bonelli, che chiude dopo due soli numeri. Grazie a Bonelli conosce l’editore e disegnatore francese Pierre Mouchott, per il quale disegna le prime copertine degli albi di Fantax e di Robin Hood (pubblicati in Italia dall’editore Giovanni De Leo).

Nel 1946 collabora con il settimanale di “fotoromanzi” Festival e la collana quindicinale Albi Festival (ed. Vitagliano).

Nel 1947 dipinge le tavole dei primi cinque albi giganti mensili Il Super-Albo della Editoriale Sportiva di Vincenzo Baggioli, su testi di Adelio Ponce De Leon, con le avventure di Maor, re di Sidi Omar (Marocco).

Nel 1949 inizia l’intensa collaborazione con la Casa Editrice Universo dei fratelli Del Duca: completa la saga a fumetti de “Il Principe Azzurro” sulle pagine dell’Intrepido, ancora in formato giornale, dal n. 39 al n. 48 e, dal n. 49, dà inizio alla nuova saga de “Il cavaliere ideale”.

Nel 1949 disegna anche (in bianco e nero e firmandosi Almay, su testo di Giusto Vaglieri) l’avventura a fumetti “Red Bill contro l’atomica”, che appare a puntate nei primi 26 numeri del settimanale Salgari e sarà riproposta in albo soltanto nel 1975 da Camillo Moscati nella collana salgariana del Cartoon Museum.

Intorno al 1951, pressato dall’accumularsi degli impegni e dalla produzione di tante copertine (si pensi agli Albi dell’Intrepido), soprattutto dopo l’adozione del formato libretto per Intrepido, l’aggiunta de Il Monello e la nascita delle Raccolte, si vede costretto a passare qualche impegno ai colleghi. Cede così ad Aldo Torchio la saga de “Il Cavaliere ideale” e si fa aiutare da Walter Molino (che firmerà con pseudonimi, almeno finché non avrà risolto il contratto di esclusiva firmato con il Corriere della sera), da Aldo Raimondi e da Fortunino Matanìa.

Tra il 1952 e il 1953 lavora nuovamente per la Francia: in Radar sostituisce il disegnatore Rino Ferrari.

Nel 1963 interrompe la collaborazione con la Casa Editrice Universo. A Milano, in via Moscova, apre uno studio per raccogliere una vasta documentazione iconografica utile ai disegnatori professionisti, ma l’iniziativa non incontra il successo sperato e si conclude in pochi mesi.

Negli anni Sessanta realizza per la Casa Editrice Dardo alcune copertine de Gli albi del Grande Blek e della Raccolta della Collana Prateria del Grande Blek, e dipinge illustrazioni con le destinazioni più diverse: copertine per volumi delle edizioni La Sorgente, copertine a tema didattico per La Domenica dei ragazzi (1965) e illustrazioni western.

I rapporti conflittuali con le case editrici per le quali ha lavorato lo portano infine a occuparsi soltanto di pittura, soprattutto acquerello e olio, rappresentando di preferenza la Milano degli anni Trenta.

Muore a ottantaquattro anni, nel 1997.

courtesy: FFF

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